La crisi del settore auto non risparmia Mirafiori. I dati diffusi dai sindacati sono piuttosto eloquenti e indicano che nell’anno appena concluso le carrozzerie torinesi di corso Tazzoli hanno prodotto il minimo storico di vetture: 11.180, cifra che supera di poco quello della produzione di Ferrari che, nel corso del 2019, ha realizzato poco più di 10mila auto.

Sommando alla produzione Mirafiori quella della Maserati di Grugliasco, il polo torinese ha realizzato circa 20mila vetture: un calo notevole e impietoso se raffrontato ai dati dell’ultimo decennio. Solo nel 2006, infatti, ne furono prodotte 218mila.
Il calo è dovuto principalmente all’addio della produzione di utilitarie al passaggio auto prestigiose. Basti pensare che nell’epoca d’oro in cui trionfavano le utilitarie, auto di successo popolare come la 500 e la 600, a Mirafiori venivano prodotte anche un milione di vetture all’anno.

Il calo della produzione si accompagna inevitabilmente a quello dell’occupazione: in pochi decenni si è passati dai 70 mila dipendenti che ‘affollavano’ Mirafiori negli anni ’70 ai meno di 10mila di oggi.
Ora le speranze per il futuro sono riposte nella realizzazione della nuova 500 elettrica (si annuncia una produzione dai 50.000 alle 80.000 vetture all’anno) che porterà all’occupazione di 1200 persone e ad una significativa riduzione degli esuberi.