La propria auto euro3 ‘ferma ai box’ ormai dall’ottobre scorso ha spinto un uomo, residente a Venaria, a fare causa al Tar, insieme alla moglie contro l’ordinanza antismog che blocca il traffico a Torino e provincia.

E’ stata cosi pronunciata la prima sentenza che ha messo di fronte i disagi dei cittadini e il diritto di libera circolazione con quello della tutela alla salute. Ma “l’esigenza irrinunciabile e indifferibile di proteggere la salute pubblica “, nella sentenza ha avuto la meglio e il ricorso è stato bocciato.

Il ricorso è stato presentato da una coppia di Venaria che, con una Fiat Multipla ferma in garage da tempo, ha subito numerosi disagi in particolare per le difficoltà in settimana nel portare i figli minori a scuola, a nuoto e a catechismo.
Ma per i giudici la coppia non ha dimostrato l’impossibilità di recarsi al lavoro con mezzi alternativi come ad esempio l’autobus, oppure la possibilità di spostare le attività dei figli, “o dopo le sette o nei giorni di sabato o domenica”, recita la sentenza.

Gli avvocati che difendono la coppia meditano ora la possibilità del ricorso:

“Le persone più deboli e modeste, sono in difficoltà, mentre i ricchi possono circolare, così come tutti quelli esentati – hanno spiegato i legali, ripresi da Repubblica – “In questo modo sono compromessi non solo il diritto alla circolazione, ma anche al lavoro, alla proprietà. Senza bilanciare la disparità di trattamento con strumenti sostitutivi o agevolazioni”.
Scende anche considerevolmente il valore delle auto: “Questo è un esproprio senza indennizzo: nessuno acquisterà mai un’auto che non può circolare” – ha aggiunto uno degli avvocati.