L’aperitivo ‘biondo’ è nato nel 1964 e porta il nome del piccolo paese piemontese. Ma nello stabilimento di Crodo, la produzione del Crodino dovrebbe cessare e breve, entro il 2020. Per questo motivo è stato lanciato un appello da amministratori, politici, sindacalisti e lavoratori per Domani sera, venerdì 24 gennaio , un’assemblea sul tema.

Il Crodino non deve lasciare Crodo” – ripetono gli amministratori della valle Antigorio, una laterale dell’Ossola,
Sono 80 i dipendenti nel piccolo paese. E il sindaco Ermanno Savoia si sta impegnando per convincere Campari a mantenere la produzione sul territorio, nonostante lo stabilimento sia passato alla società danese Royal Unibrew.
Royal Unibrew ha già acquisito tutti gli altri marchi di acque e bibite prodotti.
“Dobbiamo fare di tutto perché una produzione che lega il suo nome al territorio, il Crodino, non emigri verso altri stabilimenti”, ha aggiunto all’Ansa il sindaco Savoia.