E’ indagato per eccesso di legittima difesa Marcellino Iachi Bovin, tabaccaio di 67 anni, che questa notte si è trovando davanti 3 malviventi armati di piede di porco.
L’uomo, che abita sopra il suo negozio avrebbe sparato sette colpi di pistola uccidendo uno dei ladri, di 24 anni. I due complici sono riusciti a fuggire.
Il fatto è avvenuto alle tre di notte, a Pavone Canavese.

Il 24enne moldavo, incensurato, è morto prima dell’arrivo dell’ambulanza.
Il tabaccaio è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. Sul caso sono queste le dichiarazioni del procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando:

“Si potrebbero applicare le nuove norme sulla legittima difesa, ma noi lavoriamo su ipotesi. Qui c’è stata un’aggressione, un furto in attività commerciale. La persona è intervenuta armata, ora dobbiamo capire come si siano svolte le cose”.

Il tabaccaio è stato ascoltato dal pubblico ministero Giuseppe Drammis e dal procuratore e ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere.
L’uomo, ha aggiunto il procuratore, è stato indagato “per garantirgli il diritto della difesa e la presenza di un avvocato. Non si tratta di criminalizzare nessuno, – ha spiegato – “ma di capire come sono andati i fatti. Siamo rimasti d’accordo che la prossima settimana ci spiegherà come sono andate le cose”.

Secondo il procuratore Ferrando: “Marcellino Iachi Bovin umanamente è una persona molto provata, sa che in ogni caso è stata una cosa grave. Si tratta di una persona pacata. Vive qui con la moglie, ha tre figli, una famiglia normale. Le armi erano regolarmente denunciate, era stato aggredito più volte e aveva già subito dei furti”.

Così stabilisce la legge sulla legittima difesa, approvata in via definitiva a fine marzo: la difesa è “legittima quando una persona compie un atto per respingere l’intrusione posta in essere con violenza o minaccia di uso di armi o di altri mezzi di coazione fisica, da parte di una o più persone”.
Se il ladro minaccia di essere armato, quindi, ci si può avvalere avvalere della legittima difesa. Inoltre, estrema importanza è data anche al fattore psicologico. Non può essere infatti e punito per eccesso colposo chi ha agito in “stato di grave turbamento, dalla situazione di pericolo in atto”.

Solidarietà nei confronti del tabaccaio è arrivato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, promotore della legge sulla legittima difesa:
“Si è difeso durante l’ennesimo furto e (purtroppo) ha ucciso uno dei tre ladri, con un’arma legalmente detenuta. Nel pieno rispetto delle indagini della Procura, a lui va la mia solidarietà umana e politica: #iostocoltabaccaio” – ha scritto sul suo profilo facebook.