Il ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa è arrivato in visita a Torino dove ha incontrato la sindaca Appendino con cui ha parlato del protocollo per la Pianura Padana, dei blocchi al traffico e degli incentivi a chi lascia l’auto.
Il ministro, nel corso della visita, ha anche piantato un ciliegio alla scuola comunale Vittorio Veneto di via Sospello, premiando inoltre i 44 torinesi che hanno donato un albero alla città.
“Gli alberi sono un simbolo, nella Torino afflitta dallo smog”, ha dichiarato il ministro Costa, prima di concentrare il suo discorso sul futuro degli inceneritori, a Torino e in Italia:
“Il tema non è se gli inceneritori inquinano o meno, ma il fatto che sono superati e non più economicamente convenienti – ha dichiarato il ministro nel corso dell’incontro in municipio.

“Alla fine sarà la storia a farceli chiudere – ha aggiunto –  “Come Paese stiamo investendo per arrivare nel 2035 alla raccolta differenziata al 100%, oggi siamo al 52% con punte al Nord del 67%. Gli inceneritori non avranno più niente da lavorare, ecco perché oggi le gare vanno deserte.
Se la raccolta differenziata continuerà a crescere anche in considerazione delle politiche europee che ci obbligano in questo senso – ha concluso – gli inceneritori sono cosa morta, a parte quelli ancora in uso per obblighi contrattuali come quello di Torino che cesserà di essere attivo nel 2032”