L’insegnante della scuola media di Torino, 55 anni, si difende dalle accuse di aver colpito un ragazzo, provocandogli la rottura di una mano.

“Leggendo i giornali sono rimasto senza parole – ha dichiarato l’insegnante, ripreso da La Stampa.

“In quell’occasione ho solo rimproverato i ragazzi che stavano facendo rumore nello spogliatoio. Li ho sgridati e fatti uscire, poi ho toccato il ragazzino sulla spalla con una bottiglia d’acqua vuota, che stavo per buttare. Il ragazzo a quel punto ha avuto una crisi di rabbia, iniziando a urlare, piangere e a prendere a pugni le pareti. Quindi ha chiamato il padre al cellulare affermando che lo stavano picchiando. E il genitore è corso a scuola.

Poi, continua la versione dell’insegnante:
“Quando è arrivato il padre, il ragazzo ha iniziato a dire che l’avevo aggredito e a insultarmi pesantemente, anche se ha solo undici anni. Il giorno dopo ho scoperto che ero stato denunciato per una cosa che non ho mai fatto.
Il padre ha infatti querelato l’uomo sulla base delle accuse del figlio, portato per le cure mediche all’Ospedale Maria Vittoria.

“Ma io non ho fatto nulla e voglio chiarire la cosa – ha concluso l’insegnate che ora presenterà una relazione sul caso alla preside della scuola.