Che Said Mechaquat sia il brutale assassino dei Murazzi è ormai un fatto ritenuto certo.
Alcuni particolari riferiti dal 27enne nel corso della confessione erano infatti noti solo agli inquirenti e al killer, non essendo stati mai diffusi.

Anche i filmati testimoniano il passaggio del killer mentre raggiunge il luogo del delitto. Altre telecamere lo riprendono ancora una volta salito sul tram, dopo aver commesso l’omicidio, a conferma di quanto ha raccontato.
Ma il giallo dei Murazzi non sarebbe ancora giunto alla parola fine.

Il movente di Mechaquat non convince del tutto gli investigatori, è quanto emerge nelle ultime ore dalla procura.
Ci saranno ancora nuovi interrogatori: la spiegazione data dall’assassino, la sua volontà di uccidere in preda alla psicosi un ragazzo simile a lui, ma ‘realizzato’, ucciderlo’per togliergli il futuro’ non è giudicata  convincente.
Ulteriori elementi potranno quindi aggiungersi ad una storia drammatica: la genuinità del movente del killer è messa in discussione e ha fatto nascere diversi dubbi negli investigatori.

E poi ci sono le inquietanti rivelazioni di un uomo, padre del nuovo compagno dell ex fidanzata di Said e madre di suo figlio:

“Minacciava che un giorno o l’altro gli avrebbe tagliato la gola”. Parole drammatiche a cui si aggiunge la somiglianza fra Stefano e il compagno dell’ex fidanzata e che potrebbero aver alimentato la paranoia del killer.