Si è chiusa in questi giorni l’operazione Adventure condotta dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Torino. Le segnalazioni che hanno dato il via all’indagine sono arrivate dalle associazioni dei motociclisti che denunciavano un notevole aumento dei furti di motocicli soprattutto del marchio BMW modelli GS 1000 o 1200 ADVENTURE
Gli investigatori hanno così esaminato decine di denunce di furto, monitorando quotidianamente tutti gli annunci apparsi sui siti di e-commerce, dove venivano pubblicati, in vendita, i costosissimi pezzi di ricambio di tali motocicli.
E’ così emerso che a gestire il “traffico” era G.F., un trentenne residente a Venaria Reale, già agli arresti domiciliari. Ma non solo. Il trentenne,, oltre a vendere i pezzi di ricambio, aveva organizzato con l’amico C.A. di Fiano (TO) e con il cognato D.G. di Torino un’associazione a delinquere dedita al “traffico” di stupefacenti, coltivando marijuana e vendendo sia marijuana che hashish. Il gruppo nascondeva l’attività illecita attraverso la creazione di ditte fittizie che avevano come oggetto la produzione di canapa sativa.

Durante l’attività investigativa, comunica la Questura di Torino, sono stati individuati un capannone industriale ed un magazzino adattati a moderne serre per la nascita, crescita, vegetazione e fioritura della marijuana:

Nel capannone industriale di Collegno la Squadra Mobile di Torino ha così sequestrato 227,55 Kg di Marijuana , corrispondenti a 2000 piante, 33,197 Kg di Hashish e 4,6 Kg di Marijuana già confezionata. In quella circostanza sono stati arrestati altri due componenti del sodalizio P.A. e L.C. di Carmagnola (TO);

In un altro magazzino di Buttigliera Alta sono stati sequestrati 10,4 Kg di Marijuana equivalenti a circa 500 piante e arrestati 3 componenti del gruppo:, la proprietaria del magazzino C.M. 53 anni, di Buttigliera Alta. Il botanico B.S. 41 anni, di nazionalità slovacca ed il torinese D.G, 42 anni.

Le indagini hanno consentivano di raccogliere complessivamente elementi di responsabilità nei confronti di 13 persone, deferite alcune per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, altre solo per detenzione, ai fini di spaccio di Marijuana.

Per 5 di loro sono scattate le misure cautelari mentre altri 2 sono stati arrestati in flagranza di reato perché sorpresi in un capannone industriale di Venaria Reale dove erano state abusivamente allestite delle serre contenenti circa 3300 piante di marijuana, in differenti stadi di crescita e maturazione.
Il capannone è stato sottoposto a sequestro, insieme a tutta la moderna attrezzatura utilizzata per la coltivazione e la crescita delle piante.