Il pacco era indirizzato a Chiara Appendino con mittente “Scuola Diaz di Genova” e ha provocato nel tardo pomeriggio di ieri l’immediato intervento degli artificieri della polizia a Palazzo Civico.

Un gesto intimidatorio i cui autori, secondo la questura, sono “verosimilmente appartenenti alla cellula riconducibile all’Asilo”, il centro sociale sgomberato il 7 febbraio scorso dalla polizia.
Indirizzato alla sindaca di Torino un congegno rudimentale “che poteva esplodere” costruito con una pila, dei fili e della polvere. Il mittente “Scuola A. Diaz. Via C. Battisti 6, 16145 Genova”, richiama il luogo dove nel corso del G8 del 2001 avvennero torture della polizia nei confronti dei manifestanti.
L’intervento degli artificieri ha portato ieri alla sospensione della seduta del consiglio comunale a Palazzo Civico. Dopo il grave fatto è arrivata la solidarietà a Chiara Appendino del premier Giuseppe Conte.
“Esprimo piena solidarietà alla sindaca, vittima di un gravissimo atto intimidatorio. L’intero governo è al suo fianco. Lo Stato non permetterà che minacce del genere le impediscano di esercitare appieno il suo ruolo”.

Intervenuto in Municipio anche il questore, Francesco Messina: le operazioni sono state coordinate da Messina per prevenire rischi all’incolumità delle persone L’eventualità, infatti, è che fossero arrivati in Comune altri plichi esplosivi.

Ma questa è solo l’ultima delle gravi minacce rivolte ad Appendino, sotto scorta dal 10 febbraio scorso. Il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino ha commentato: “Le istituzioni sono unite con fermezza e rigore a difesa della democrazia, non arretreranno di un passo davanti a chi usa la violenza e l’intimidazione”.
Particolarmente sentito il messaggio di Antonio Decaro, presidente dell’Anci e sindaco di Bari.

“Questo ennesimo vile e concreta minaccia a danno di Chiara Appendino, se possibile ancor più grave perché portata nel palazzo comunale, la casa dei cittadini, raggiunge e sconcerta tutti noi, tutti i sindaci italiani. Tutti noi, tutti insieme siamo al fianco della sindaca di Torino, siamo la sua ulteriore scorta, ben consapevoli che la nostra unità davanti a tantissimi responsabilità, pericoli, intimidazioni, è la nostra forza. Coraggio Chiara, non sei sola”.