Dovevano trascorrere 365 giorni per valutare i danni permanenti, subiti da chi si trovava in piazza San Carlo, durante la proiezione della finale di Champions  Juventus-Real Madrid, quando un’ondata di panico totale portò alla morte di una donna e a 1526 feriti.

Un anno è infatti il tempo che viene dato agli esperti di psichiatria per poter stilare un profilo dei danni subiti dai presenti.
I 365 giorni sono  quasi trascorsi (i fatti risalgono al 3 giugno scorso) e se le inchieste penali stanno per concludersi, partirà ora la parte civile con le richieste al Comune del risarcimento per i danni psicologici subiti. Previste una pioggia di diffide a cui seguiranno alcune cause davanti al giudice.
Numerosi feriti si sono rivolti all’esperto del settore Renato Ambrosio, avvocato che ha individuato nel Comune il primo responsabile per il disastro accaduto in piazza.

Ambrosio si è rivolto al dottor Enrico Zanalda, direttore del dipartimento di salute mentale dell’Asl To3, che con tecniche approfondite ha valutato lo stato psichico dei suoi assistiti.

Così ha spiegato lo psichiatra, ripreso dal quotidiano Repubblica:
“I ricordi spiacevoli invasivi che ho riscontrato hanno tratti comuni in molti casi. Si è riscontrata in  molte persone la difficoltà a tornare in mezzo alla gente, non solo in una piazza, ma anche al supermercato, al cinema o a un concerto. Quasi tutti hanno il ricordo terribile legato all’onda della folla, al finire in terra calpestato e non trovare più amici o parenti. Ogni persona reagisce in modo diverso e molte situazioni sono recuperabili, ma dopo un anno si possono valutare i danni permanenti”.