Aveva lo studio in corso Peschiera ed esercitava la professione di psicoterapeuta. Nel suo curriculum millantava anche di essere di casa negli studi del Grande Fratello, dove si prendeva cura dei ragazzi che partecipavano al programma.

Quindi nel suo studio accoglieva gente colpita da anoressia, attacchi di panico, depressione. Prometteva di curare tutto, anche le crisi di coppia. Usava persino macchinari da lui costruiti per riequilibrare le scariche elettriche del cervello e curare stress ed esaurimento nervoso.
La mamma di un ragazzo disabile ha smascherato un sedicente psicologo e lo ha mandato a processo per abuso della professione.

La donna si era rivolta al falso psicologo per il figlio di 8 anni, costretto sulla sedia a rotelle.
“Ti rimetteremo in piedi” è stata la promessa fatta dall’uomo al bambino, una promessa purtroppo destinata a restare vana. “Potrò camminare?” è la domanda che il bambino continua a rivolgere ai genitori. La madre, insospettita dal comportamento dello psicologo, ha denunciato il fatto all’ordine del Piemonte. E’ partita quindi l’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo.

E Giuseppe Platania, 63 anni, è finito a processo, accusato di abuso della professione di psicologo e psicoterapeuta nei confronti di decine di pazienti, poiché non avrebbe i titoli per esercitare la professione.
Teneva in cura pazienti per anni e riceveva laute parcelle e regali di valore, ovviamente in nero.  Diversi pazienti hanno raccontato le proprie esperienze con Platania ai componenti del consiglio di tutela dell’ordine degli psicologi, che ha aperto un’istruttoria e ha presentato un esposto in procura.