Torino dice addio a Marisa Scala la partigiana ex deportata nel lager di Bolzano. La donna si è spenta nel capoluogo piemontese all’età di 99 anni.

Proprio sotto la Mole si era trasferita nel lontano 1939 a vent’anni (era nativa di Verona) e nel corso della seconda guerra mondiale si era avvicinata a importanti personaggi di Giustizia e Libertà fra cui il cugino Luigi Scala e Ada Gobetti. mentre il padre, impiegato di bancam aveva perso il lavoro per aver scelto scelta di non iscriversi al partito fascista.

Da partigiana era stata catturata dai tedeschi e rinchiusa nella caserma torinese di via Asti, quindi era stata deportata a Bolzano e liberata soltanto alla fine del conflitto mondiale.

L’ha ricordata pubblciamente l’Anpi Alto Adige Südtirol, che ha reso omaggio alla donna: “La sua testimonianza, fu decisiva per la condanna di Michael Seifert, aguzzino del campo di Bolzano. Marisa Scala seppe resistere anche alle aggressioni dell’avvocato filonazista di Seifert che cercò con ogni mezzo di minarne la credibilità. La sua forza, il suo coraggio e la sua coerenza di combattente per la libertà sono state, sono e saranno preziose per noi e per le nuove generazioni e vivranno nel nostro impegno per attuare i valori della Costituzione conquistata dalla Resistenza”.