Torino si trasformerà in un vero e proprio circuito di 35 chilometri che le auto a guida autonoma attraverseranno, messe alla prova in condizioni diverse: strade di scorrimento, strade minori a doppio senso e senso unico, viali con e senza controviali, strade alberate, Ztl, vie riservate a mezzi pubblici, incroci, rotatorie e quant’altro.

Il percorso dovrebbe toccare numerosi punti importanti della città come ospedali, il Politecnico, Lingotto, il Palagiustizia di corso Vittorio/via Falcone, gli stabilimenti di Mirafiori e le stazioni ferroviarie di Porta Nuova, Porta Susa.

Partirà dunque  a settembre la sperimentazione dell’auto a guida autonoma a Torino, la tecnologia innovativa su cui gli investimenti sono in crescita esponenziale e che ad oggi superano i 50 miliardi di euro. Dopo la firma del protocollo d’intesa con il ministero delle Infrastrutture, la città di Torino sta organizzando il circuito dove da settembre saranno testate le vetture senza pilota: 35 chilometri già individuati dal Comune che risponderanno a diverse esigenze sulla base del livello del sistema di guida autonoma.

Così ha spiegato l’assessore alla Viabilità Maria Lapietra:
“E’ importante che anche la nostra città sia “intelligente, dal momento che le auto intelligenti, dotate di sensori e dispositivi sono già in circolazione. E lo può essere partendo dalle infrastrutture stradali capaci di connettere tra di loro i veicoli: Torino – aggiunge Lapietra – sarà la prima città italiana che interagirà direttamente con i veicoli per migliorare la sicurezza e diminuire la congestione del traffico”.

La sperimentazione in città dell’auto a guida autonoma contribuirà quindi allo sviluppo dei sensori nelle strade e delle auto in circolazione, per facilitare la comunicazione in tempo reale agli automobilisti relativamente a traffico, incidenti,  strade chiuse e altri problemi legati alla viabilità.