
Sequestro di beni ad un clan Sinti –Confiscati 36 terreni e più di 30 autovetture
Le indagini della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Torino nei confronti di una famiglia di etnia “Sinti”, residente nel comune di Carmagnola, sono durate oltre un anno e hanno portato al sequestro di numerosi beni a loro intestati, sia nel Comune di Carmagnola che nel Comune di Nichelino.
Il clan, si legge nelle pagine dell’inchiesta, era costituito da 12 soggetti specializzati nel reato di truffa ai danni di anziani, messo in atto con ingegnosi stratagemmi: un vero e proprio modus-operandi del clan che mirava a circuire le vittime per poi derubarle.
Gli strumenti maggiormente utilizzati, dice la Questura di Torino, andavano dal ricorso a targhe contraffatte, all’uso di walkie-talkie.
Ma anche con geo-localizzazioni ed intercettazioni e all’indossare capi di abbigliamento simili alle diverse divise in dotazione alle Forze di Polizia per carpire la fiducia degli anziani.
A carico del clan Sinti sono stati sequestrati i seguenti beni: 36 terreni; 33 mezzi tra autovetture, motoveicoli, roulotte e caravan; 9 immobili; 23 conti correnti; 4 conti deposito; 1 libretto; 7 polizze assicurative; 2 carte prepagate; 1 cassetta di sicurezza.