
Esercito al campo rom di via Germagnano – CasaPound festeggia la prima grande vittoria

Il presidio fisso dei militari al campo rom di via Germagnano per impedire i roghi tossici è una richiesta che da tempo hanno portato avanti residenti e comitati di quartiere. Fra i partiti politici Casa Pound è stato uno dei gruppi più attivi nel sollecitare l’intervento dei militari in un territorio dalle forti criticità.
Finalmente il presidio fisso al campo rom è una realtà e in molti hanno accolto con soddisfazione la notizia:
“Dopo tante battaglie finalmente riportiamo la prima grande vittoria – dichiara Alberto Barona, portavoce del comitato Noi di Barriera vicino a CasaPound – “Barriera di Milano è stanca di vivere nell’insicurezza e nel degrado causati dalla presenza del campo rom e lo ha più volte manifestato. Non siamo certamente soddisfatti di come la giunta capeggiata dalla sindaca Appendino sta gestendo la problematica dei campi rom. Quello di cui siamo contenti, invece, è che la nostra caparbietà ha riportato la prima netta vittoria”.
Matteo Rossino e Marco Racca, rispettivamente responsabile provinciale e coordinatore regionale del movimento della tartaruga frecciata, aggiungono: “Il presidio militare dinanzi al campo rom durerà tre mesi, che non sono senza dubbio sufficienti. È questa però una chiara vittoria di CasaPound, unico movimento a manifestare fisicamente ed in maniera credibile coi cittadini di Barriera. Lo ripetiamo da sempre, non solo sotto elezioni: Barriera è Italia, e non ci arrenderemo finché lo Stato non tornerà ad essere padrone in questi territori. Basta fumi tossici, basta rapine, furti e degrado: Torino non è terra di conquista di chi, supportato dalla nullità della classe politica, è in Italia solo per delinquere. Per i problemi legati ai campi Rom di via Germagnano ed ai fumi tossici abbiamo organizzato numerose manifestazioni e presidi. Abbiamo portato anche le carte in Tribunale e fatto un’istanza al Ministero dell’Ambiente. Ora finalmente le istituzioni si sono mosse, ma l’unica soluzione rimane lo smantellamento del campo.“