
Parla la maestra licenziata “Ho sbagliato, ma ora a 40 anni sono senza lavoro”. I sindacati “Caso politico”
Parla Flavia Lavinia Cassaro, la maestra licenziata per aver inveito contro i poliziotti, augurandone la morte, durante la manifestazione antifascista contro Casa Pound del febbraio scorso a Torino.
La maestra ammette la propria colpa ma ritiene anche che la punizione ai suoi danni sia stata eccessiva: ora, a 40 anni, si ritrova senza lavoro:
“E’ una punizione ingiusta rispetto all’errore che ho commesso, non dico che non devo pagare, ho fatto una sciocchezza, ma il licenziamento è davvero eccessivo” – ha dichiarato la maestra, ripresa dal quotidiano Repubblica, dopo il licenziamento in tronco notificato dal Ministero dell’Istruzione con queste motivazioni: “ha tenuto un comportamento grave e allarmante, fortemente aggressivo e in grave contrapposizione alle forze dell’ordine e di conseguenza nei confronti dello Stato di cui le stesse sono una rappresentanza”.
La maestra ha aggiunto che non ripeterebbe il gesto eclatante, ma soltanto per furbizia: “Perdere il lavoro a 40 anni mi preoccupa molto”.
Polemici alcuni sindacalisti, dopo la notifica di licenziamento. Per Cosimo Scarinzi coordinatore nazionale del Cub Scuola, quello della maestra “è un caso gonfiato dalla politica e senza le telecamere che l’anno ripresa in diretta non avrebbe avuto tanto clamore. E poi – aggiunge Scarinzi – l’Amministrazione non è mai stata tanto veloce a prendere un provvedimento. Prima di licenziare una persona bisognerebbe pensarci bene- ha concluso Scarinzi – “Siamo comunque fiduciosi che il giudice chiamato a esprimersi sulla vicenda possa rivedere il provvedimento”.