Ancora urla e tensioni all’Anagrafe centrale – “Ora basta, chiediamo la scorta”
Ancora tensioni all’Anagrafe centrale di Torino dove in questi giorni si stanno formando lunghe code e gli utenti protestano: molti fra loro chiedono documenti nuovi prima di partire per le ferie e la pressione sui dipendenti aumenta: un po’ per il caldo e un po’ per le ore di attesa davanti allo sportello, a causa della carenza estiva di organico, si creano all’Anagrafe capannelli di gente furente, che alza il tono della voce e arriva anche a minacciare dipendenti. I momenti di tensione, come ogni anno in questa stagione, si ripetono davanti agli sportelli di via della Consolata.
Incertezze sulla consegna dei numeri, carenza del personale, persone che solo all’ultimo momento si rivolgono agli sportelli. A tutti questi fattori si somma inoltre una sala d’attesa poco decorosa, per non dire scomoda, e computer vecchi e lenti che non aiutano i dipendenti a sbrigare le pratiche. Il risultato sono le lunghissime code che si vedono in questi giorni e l’insofferenza sempre maggiore di chi si rivolge all’anagrafe.
Le risorse aggiuntive per gli sportelli faticano a trovarsi: un po’ per le ferie dei dipendenti, un po’ perché è nota la realtà di via della Consolata, dove le tensioni sono all’ordine del giorno.
Per contenere una situazione esplosiva, arriva così la richiesta delle Rsu, Rappresentanze sindacali unitarie a Torino: “Sarebbe fondamentale in questi giorni – dicono – “la presenza di un presidio fisso dei vigili che dal mattino controlli gli accessi, la consegna dei numeri e le file davanti agli sportelli. Lavorare con utenti innervositi dalle ore attesa che urlano e insultano è infatti insostenibile. Già più volte abbiamo chiamato la polizia per riportare la calma”.
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