E’ morto Sergio Marchionne, ricoverato dal 27 giugno all’ospedale universitario di Zurigo.

L’ex ad della Fca era stato ricoverato per un intervento alla spalla e non era più uscito dall’ospedale svizzero, che non ha emesso in questi giorni bollettini informativi sul suo stato di salute. Ma le voci delle persone più vicine hanno subito parlato di condizioni gravissime a causa di un tumore ai polmoni.
Marchionne ha trascorso gli ultimi giorni in uno stato di coma irreversibile. Stamattina si è spento all’età di 66 anni, compiuti a giugno.

L’ultima uscita pubblica dell’ex ad di Fca era stata il 25 giugno a Roma, per la consegna di una Jeep all’Arma dei carabinieri.
I presenti, nell’occcasione, avevano raccontato di aver visto un uomo malato e visibilmente affaticato. Ma Marchionne che aveva un padre carabiniere, non voleva mancare in quella circostanza, nonostante le sue condizioni di salute fossero già molto precarie.

Il 15 luglio l’ospedale di Zurigo aveva informato di “complicanze postoperatorie” dopo l’intervento a cui si era sottoposto il manager. Quindi il precipitare della situazione all’inizio della settimana, il coma irreversibile e la morte. “Marchionne non tornerà più con noi” – aveva comunicato John Elkann a tutti i dipendenti, non nascondendo la propria commozione, prima che il consiglio di amministrazione Fca niominasse il suo successore Mike Manley.
Sergio Marchionne è stato assistito fino all’ultimo dai figli, Alessio Giacomo e Johnatan Tyler, e dalla compagna Manuela.