Un episodio alquanto svilente ha visto coinvolto il presidente di un’Associazione no profit piemontese.

Nel suo negozio erano messi in vendita abiti, il cui guadagno sarebbe dovuto andare in opere di beneficenza.
Ma i capi d’abbigliamento (anche firmati)  che gli erano stati donati da numerose aziende per scopi benefici venivano in realtà venduti e i soldi in buona parte intascati dall’uomo.

E’ questa l’accusa mossa al presidente di un ente no profit del Cuneese, in seguito alle indagini compiute dalla Guardia di Finanza di Fossano (Cuneo).

Da anni l’associazione presieduta dall’uomo chiedeva a varie aziende (fra queste anche note case di moda) di donare abiti destinati a fiere o eventi di beneficenza, il cui ricavato sarebbe stato destinato ai disabili.
Ma un buona parte dei capi d’abbigliamento ricevuti (in totale 75.000) sarebbero stati venduti dal presidente nel proprio negozio, in evasione di imposta e con un guadagno di circa 100.000 euro.

L’uomo è stato denunciato per truffa e per altre violazioni di carattere fiscale.