
La denuncia: Salta una corsa Gtt ogni 10 – Ma l’azienda torinese replica
I dati sono stati rilanciati dai sindacalisti Cgil che in questi ultimi giorni, nella settimana fra il 17 e il 22 settembre, hanno monitorato l’intera situazione dei mezzi Gtt che arrivano a trasportare ogni giorno fino a 650.000 persone.
Lo studio è stato compiuto in modo approfondito, calcolando ritardi, corse saltate, autisti al lavoro, infine sono stati comunicati i risultati. Secondo i dati dei sindacalisti su 565 turni totali, circa 50-60 non vengono effettuati.
Le motivazioni vanno ricercate nel guasto in cui può incorrere un mezzo, spesso desueto, durante la giornata o nella mancanza fisica di autisti (anche se questa motivazione è molto meno frequente).
Meno problemi hanno invece i 131 turni di tram che percorrono regolarmente la città.
Lo studio della Cgil, ripreso dal quotidiano La Stampa, non si ferma qui. Analizza anche gli orari in cui si concentrano i disguidi, che avvengono purtroppo proprio alla mattina presto e nel tardo pomeriggio, le ore di maggior affluenza di passeggeri, fra studenti e lavoratori che entrano o escono da fabbriche e uffici.
I problemi maggiori per Gtt riguardano il fatto che mancano i mezzi per garantire tutte le corse e molti di questi sono vecchi, vicini alla rottamazione: per questi aumentano le probabilità che si guastino durante il servizio.
Per ovviare a questi problemi l’azienda trasporti torinese ha in programma di affidare tre milioni di chilometri su 55 milioni totali a ditte esterne, da qui a i prossimi tre anni.
Saranno acquistati anche 470 nuovi mezzi, ma per questo rinnovamento, previsto dal piano industriale dell’azienda, bisognerà attendere la primavera del prossimo anno.
Insomma i disagi continuano, i passeggeri aspettano alla fermata, ma qualcosa potrà cambiare in meglio nei prossimi mesi.
Intanto Gtt contesta i dati diffusi spiegando che i mezzi che si fermano sono un numero molto ridotto, solo 100 su 8.000, l’1,25%.
Qualunque sia la verità i passeggeri attendono spesso alla fermata e sperano che i rinnovamenti dell’azienda previsti dal piano industriale avvengano nel più breve tempo possibile.