
L’ansia dei 130 lavoratori di Comital e Lamalù, la crisi continua – La situazione
Da oltre 4 mesi circa 130 lavoratori non percepiscono alcun tipo di reddito: nessun stipendio e nemmeno nessun ammortizzatore sociale. E’ questa la situazione di Comital e Lamalù, le due aziende di Volpiano (To), produttrici di laminati in alluminio, dichiarate fallite a giugno.
Lavoratori e rappresentanti sindacali lo hanno fatto presente in Consiglio regionale nel corso dell’incontro avuto con il presidente Nino Boeti, il consigliere segretario Giorgio Bertola, il presidente della terza Commissione Raffaele Gallo e l’assessora regionale al Lavoro Gianna Pentenero. All’incontro erano presenti numerosi consigliere e consiglieri.
Il sindacato metalmeccanico di Cgil ha fatto notare come sia iniziato lo svuotamento delle vasche che contengono il combustibile utilizzato per il funzionamento dei laminatori: tutto nasce dalla difficoltà del fallimento a rapportarsi con la proprietà degli impianti, distinta da Lamalù e Comital, ma riconducibile agli stessi soggetti.
Per Fiom Cgil Torino quanto sta avvenendo, oltre a pregiudicare un’eventuale ripartenza degli impianti, complica il nuovo bando che i curatori avevano preannunciato.
Le due aziende, in attesa di incontrare il vicepremier e ministro al Lavoro Luigi Di Maio il prossimo 29 ottobre, attendono il nuovo bando che i curatori fallimentari hanno annunciato per trovare un investitore che rilevi le fabbriche.