Riunione tecnica oggi a Londra, a cui parteciperà anche Chiara Appendino, sindaca di Torino, con l’obiettivo ormai conclamato di portare l’ evento sportivo di portata mondiale nel capoluogo piemontese. Dal 2021 e per i successivi 5 anni.  Un evento capace di attirare 250 mila visitatori nella capitale del Regno Unito (dove le Atp Finals vanno in scena in questi giorni) e che ospita il gotha del tennis mondiale.

Il primo passo sarà inserire Torino nella short-list della città candidate ad ospitare l’evento. Un torneo prestigioso  che riscatterebbe in qualche modo Torino dalla perdita delle Olimpiadi.

In caso di inserimento, la città sabauda accoglierà in seguito gli osservatori che verificheranno le condizioni del PalaAlpitour (che certamente passerà l’esame) poi i campi di allenamento, le potenzialità di accoglienza e gestione dei flussi di atleti, media e appassionati che si recheranno a centinaia di migliaia nella sede dell’evento.

Nei giorni scorsi un dossier sulla città a firma Federtennis, Coni servizi, Comune di Torino e Regione Piemonte,  con l’appoggio di Coni e Governo è stato consegnato a Deloitte, agenzia di consulenza che si occupa di selezionare per Atp le candidature.

I concorrenti per Torino non sono gli avversari più agevoli: si presenteranno per le Atp Finals anche Tokyo, Singapore, Abu Dhabi e altre città europee oltre ad una sudamericana.
E se una potenza come Abu Dhabi si farà forte delle decine di milioni di dollari che potrà investire per la manifestazione sportiva, Torino punterà sul suo valore e patrimonio storico, le capacità organizzative, oltre all’importanza del made in Italy e al fatto che l’Atp punta maggiormente ad una soluzione europea, a causa di un fuso orario favorevole rispetto ai diritti televisivi.

L’annuncio ufficiale per l’assegnazione della Atp Finals è previsto per marzo 2019, nel corso del torneo di tennis di Indian Wells.
Torino è intenzionata a portare avanti fino all’ultimo la sua battaglia per assicurarsi il prestigioso evento mondiale.