
Imam “incendiario” e radicale invitato per due sermoni a Torino – E’ polemica
E’ stato invitato per due sermoni a Torino: il primo si è svolto ieri sera nella mosche di corso Giulio Cesare, il secondo si terrà oggi in quella di via Saluzzo, nel quartiere multietnico di San Salvario.
Ma il suo nome fa parecchio discutere: sheikh Béchir ben Hassan, membro dell’Unione mondiale degli studiosi dell’Islam, non è un predicatore dei più pacifici. La sua biografia lo vede infatti ricoprire un ruolo di primo piano in quella che è considerata linea dura tunisina.
Si è reso protagonista in passato di dichiarazioni incendiarie e ha instaurato uno stretto legame con la leadership del partito islamico Ennhadha, mantenendo un atteggiamento ultraradicale.
Riferimento critici nei confronti di Maometto, per lui, devono portare all’impiccagione e tre anni fa arrivò a dichiarare che i componenti della redazione della rivista satirica Charlie Hebdo meritavano di essere uccisi per avere ironizzato sugli insegnamenti del Profeta.
Insomma, non proprio una figura delle più rassicuranti. Ben Hassen a settembre ha tenuto alcuni incontri in Trentino, scatenando le polemiche.
Lo stesso sta accadendo a Torino, dopo l’invito fatto all’Imam dall’Associazione Cartagine: l’Imam terrà il doppio sermone nelle moschee cittadine.