
Appendino: “Ribadisco, la Tav non è una priorità. Spostiamo le risorse su opere più utili”
Chiara Appendino, ospite della Fondazione Mirafiore a Serralunga d’Alba, è tornata sul discorso Tav. Intervistata dalla Fondazione, la sindaca di Torino ha ribadito il suo No al progetto dell’Alta Velocità a pochi giorni dalla manifestazione che si terrà sotto la Mole e che riunirà nel corteo i contrari alla Torino-Lione.
“Nell’analisi costi/benefici sulla Torino-Lione si sta esaminando anche il tema dell’occupazione. Ma non è vero che se la Tav non si farà i posti di lavoro andranno persi, se ne creeranno per realizzare altre infrastrutture con la quota delle risorse dello Stato dirottate alle vere priorità del Paese” – ha sottolineato ieri Chiara Appendino nel corso dell’intervista. Poi ha aggiunto.
“Io non sono contraria all’alta velocità ferroviaria, che è importante per il Paese, ma quella per la linea Torino-Lione non è una priorità, l’investimento non è giustificato e visto che le risorse non sono infinite credo giusto che le risorse vadano dirottate su altre opere. In ogni caso – ha aggiunto la sindaca- “auspico che l’analisi costi/benefici venga terminata in fretta, perché anche non decidere ha un costo”.
Intanto a Torino numerose associazioni di imprenditori italiani si riuniranno per l’incontro dal titolo ‘Tav, l’Italia in Europà . Parteciperà anche presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.
“E’ bene che si sia aperto un dibattito – ha detto la sindaca di Torino – non ho mai sentito così tanto parlare della Tav a Torino come dopo il dissenso espresso dal consiglio comunale”.
Sul suo operato e sul suo futuro, infine, ha risposto:
“Avrei potuto portare Torino alla procedura del dissesto, sarebbe stato più facile, scaricando tutte le responsabilità sulle giunte precedenti, e il commissariamento politicamente mi avrebbe tutelato. Non l’ho fatto per rispetto, credo che chi governa debba ragionare non sul breve periodo, ma sul medio-lungo, cosa che purtroppo quasi nessuno fa. Per questo sono contenta del limite del secondo mandato. Se dovessi pensare alle elezioni probabilmente certe scelte non le farei, invece sono più libera”.