
Tempi biblici Giustizia – Rapinò le Poste quando c’erano ancora le Lire, a processo soltanto oggi
Tempi biblici per la giustizia. Il caso del rapinatore che colpì le Poste a Torino ormai quasi vent’anni ha dell’incredibile.
Il rapinatore agì in un ufficio postale di Torino nell’ormai lontano 2001, per un bottino calcolato ancora in lire.
Su questo caso, diciassette anni dopo, è stato chiamato a pronunciarsi il Tribunale: è ripreso infatti il processo con la testimonianza di un investigatore della questura di Catania. La rapina inizialmente era compresa all’interno di un’inchiesta allargata condotta nel 2005 dalla polizia catanese su gruppi legati al clan Santapaola.
In seguito gli atti sulla rapina vennero stralciati e arrivarono a Torino soltanto nel 2014.
“Il processo (che vede imputato un catanese di 44 anni ndr) dimostra una volta di più che il problema sono i tempi della giustizia e non la prescrizione, che per questo reato è praticamente interminabile” – ha commentato l’avvocato difensore Antonio Genovese che ha poi aggiunto il suo punto di vista sul ddl Bonafede che, a suo parere, non interviene sul funzionamento dei tribunali. “Il decreto fa propaganda al più dissennato giustizialismo populista”.