
Sorveglianza speciale per 5 anarchici di Askatasuna – “Possono utilizzare conoscenze sulle armi e indottrinare altri militanti”
La Questura di Torino, a seguito di mirate attività info-investigative svolte dalla DIGOS, ha acquisito diversi riscontri in merito al particolare attivismo dimostrato nell’ultimo anno da alcuni militanti dei centri sociali “Askatasuna” e “Asilo” a sostegno del popolo curdo anche mediante ripetuti viaggi nella regione siriana del Rojava al fine di arruolarsi nelle fila della Brigata Internazionale delle YPG – Unità di Difesa Popolare.
A tal riguardo, la Procura della Repubblica di Torino ha proposto nei confronti di 5 noti locali militanti anarchici ed antagonisti, la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con divieto di soggiorno nel comune di Torino.
La proposta si è resa necessaria al fine di impedire che gli stessi – più volte denunciati per reati contro l’ordine pubblico, la pubblica amministrazione, la normativa sulle armi, per i quali alcuni di loro sono stati anche condannati e sottoposti a misure cautelari personali – essendosi arruolati in un’organizzazione paramilitare partecipando verosimilmente anche a scontri bellici, possano utilizzare le loro conoscenze in materia di armi e di strategie militari per indottrinare altri militanti d’area e commettere delitti contro la persona con più gravi conseguenze.
In questi giorni sono in corso le notifiche agli interessati dell’avviso di udienza per la relativa discussione presso il locale Tribunale di Sorveglianza, fissata per il 23 gennaio 2019 alle ore 10.00.
Si precisa che al momento, nei confronti dei 5 attivisti d’area non è stato adottato alcun provvedimento in merito.