
Sonori ceffoni al figlio se non imparava le tabelline – Uomo a processo “Ma io lo facevo per il suo futuro”

“Non voleva certo mortificare il figlio è un padre dall’educazione arcaica”. – così è stato definito dai suoi legali un imprenditore del torinese, a processo per i metodi ‘rigorosi’ con i quali tentava di far imparare al figlio le tabelline.
Ogni mattina il figlio di 8 anni era costretto a recitare le tabelline dall’1 al 12, poi ripetere la lezione. E doveva essere giusta, altrimenti giù ceffoni. scappellotti e spintoni.
Dopo un ultimo ceffone al figlio la mamma del bimbo si è decisa a chiamare i carabinieri: era l’estate del 2017 e l’uomo è finito a processo con l’accusa di maltrattamenti. Il reato è stato poi derubricato ad abuso di mezzi di correzione.
L’uomo ha infine patteggiato una pena di 3 mesi e si è giustificato davanti al pm: “Ma io lo facevo per il futuro di mio figlio, vorrei che seguisse la mia strada. Sono fuori di casa tutto il giorno e gli chiedevo le tabelline la mattina presto, l’unico momento in cui potevo”.