Si sono presentate alla cassa dell’Esselunga di Corso Casale, ad Asti, con il carrello traboccante di prodotti, ma il conto finale era soltanto di 140 Euro.

Gli addetti alla vigilanza dell’esercizio commerciale, insospettiti, hanno così proceduto ad un controllo di quanto acquistato da tre donne albanesi, rispettivamente di 51, 33 e 26 anni, che avevano appena fatto la spesa.

Hanno scoperto in questo modo che sotto un primo strato di borse con il marchio “Esselunga”, il cui contenuto era stato effettivamente pagato, erano stati nascosti altri sacchetti con loghi di altri negozi, pieni di prodotti appena asportati per un valore di circa 500 Euro.

Il trucco adottato dalle tre donne era quello di far credere che le altre borse presenti nel carrello contenessero prodotti acquistati altrove.
Gli addetti del supermercato, scoperto lo stratagemma, hanno immediatamente allertato i Carabinieri che sono tempestivamente intervenuti con una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile di Asti, e hanno provveduto alla restituzione della refurtiva: generi alimentari di pregio, capi di abbigliamento e prodotti di profumeria. Le tre donne sono state denunciate in stato di libertà.
Le responsabili del furto non sono nuove a simili imprese ed in particolare la più giovane. Già nel 2010, era stata denunciata per un episodio analogo avvenuto nello stesso supermercato. La
più anziana era invece stata deferita nel 2012 per aver ricettato quasi un quintale circa di rame rubato in un deposito della Rete ferroviaria Italiana a Narzole.