Hanno bloccato nel corso della notte il mattatoio di via Travel, andando a occupare il famigerato “corridoio della morte”. Cento attivisti animalisti che si definiscono “attivisti antispecisti” di nazionalità italiana, francese, belga e svizzera si sono incatenati all’interno del mattatoio di Torino, nello spazio definito il corridoio della morte, perché è qui che gli animali vengono spinti prima di essere abbattuti.

L’occupazione è stata compiuta dal gruppo 269 Libération Animale, che negli ultimi due anni ha già realizzato 14 blocchi analoghi, 5 azioni di liberazione e 2 occupazioni di sedi sociali,
Immediato l’intervento sul posto di carabinieri e polizia, oltre ai vigili del fuoco.
Nella notte il gruppo ha diffuso una nota che spiega le ragioni dell’occupazione:

“Gli animali vogliono vivere, non essere uccisi in condizioni migliori. Questa non è una semplice azione militante, ma un forte gesto politico, una vasta operazione di disobbedienza civile, un’azione diretta offensiva e collettiva, che mira direttamente all’industria e che mostra la determinazione del nostro movimento ad ottenere il suo scopo”.

“Rifiutiamo – conclude la nota – l’apolitismo aperto del movimento animale e il suo autocompiacimento francamente nauseante con le ideologie fasciste o di estrema destra. La nostra lotta antispecista deve prendere in considerazione anche le altre oppressioni e affermare la necessità di combattere tutte le discriminazioni e dominazioni, anche quando si rivolgono agli esseri umani. La nostra lotta non ha confini”.