A causa dello spazio respiratorio ridotto al minimo (per usare un eufemismo), di appena 1 millimetro a causa di un tumore che le ostruiva quasi completamente la trachea, non era possibile intervenire sulla paziente di 72 anni ricoverata all’ospedale Molinette con l’intubazione orotracheale e la ventilazione.
Il difficile intervento al Pronto soccorso dell’ospedale della Città della Salute di Torino è stato così realizzato con l’ utilizzo di ECMO, un circuito extracorporeo, altamente innovativo, in grado di sostenere esternamente la funzione respiratoria ossigenando il sangue della paziente.

In questo modo la paziente è stata addormentata e le sono state liberate le vie aeree in broncoscopia, in un modo non invasivo, durante una situazione di arresto respiratorio che si è prolungata per oltre due ore.
Dall’ospedale Molinette informano che l’intervento in collaborazione multidisciplinare è tecnicamente riuscito. E’ stato un intervento innovativo per l’utilizzo al Pronto Soccorso in condizioni di estrema emergenza di un dispositivo ECMO capace di di supportare sia la funzione respiratoria sia, se necessario, la funzione cardiaca.
La donna in questo momento e sarà presto dimessa dalla struttura ospedaliera di Torino.