
A fuoco baracca di un senzatetto nigeriano – “Atto razzista”. Ma la questura frena “Ha problemi mentali”
E’ andata a fuoco la scorsa notte la baracca di un senza tetto nigeriano, 30 anni, che vive da tempo nel tunnel delle Ferriere.
Un grave episodio che priva l’uomo, noto col soprannome di Pechi, anche delle poche cose in suo possesso e, temporaneamente, senza la possibilità di un riparo.
“E’ stato un gesto di intolleranza, sono sicuro” – ha ripetuto più volte Pechi alla polizia e ai vigili del fuoco, arrivati a spegnere il rogo.
Purtroppo tutto è andato perduto: la baracca,m il materasso, le scarpe e i documenti sono andati in fumo. Pechi è uscito scalzo per salvarsi.
Ma sull’ipotesi dolosa la polizia frena. Le indagini, per il momento non hanno trovato alcun riscontro.
Pechi è sicuro che la baracca sia stata incendiata, ma dalla questura la voce che trapela è questa: “Conosciamo il soggetto. Sappiamo che ha problemi mentali, il suo racconto non è molto affidabile”.
I pompieri non hanno trovato tracce di molotov e neppure tracce di acceleranti in strada a sostegno della versione dell’uomo: “Ho sentito il rumore delle gomme, poi l’incendio scoppiare” – aveva infatti dichiarato.
Le indagini della polizia continuano.