
Delitto Murazzi – Lo scandalo continua: il killer potrebbe cavarsela con soli 10 anni di carcere
Potrebbe cavarsela con solo 10 anni di carcere Said Mechaquat, l’autore del brutale omicidio dei Murazzi avvenuto lo scorso 23 febbraio, alle 11 del mattino.
Said, seduto sulla panchina, attese l’arrivo di Stefano Leo che andava a lavorare in centro a Torino. E lo sgozzò brutalmente.
Per il legale, Said avrebbe ucciso spinto da uno squilibrio mentale. A distanza di 40 giorni dall’omicidio, in preda a demoni interiori, Said si era consegnato ai carabinieri e ha fatto ritrovare l’arma del delitto “Avevo paura di uccidere ancora”, disse ai militari, secondo i quali, l’omicida ha raccontato l’assassinio con lucidità e senza contraddizioni.
Ora l’avvocato dell’italo-marocchino Foti, ha chiesto alla procura l’autorizzazione perché il killer sia sottoposto alla perizia psichiatrica, ricevendo l’autorizzazione a procedere.
Se dalla perizia emergesse una parziale infermità mentale, Said potrebbe avere uno sconto sostanziale di pena: dall’ergastolo, a soli 10 anni di carcere, anche a causa dell’errore burocratico che ha fatto vacillare la sua ‘vecchia’ condanna per maltrattamenti a un anno e sei mesi.
L’effetto della precedente sentenza potrebbe infatti essere ritenuta nulla, qualora l’errore della procedura venisse ritenuto ‘insuperabile (e Said sarebbe ritenuto incensurato).
La condanna per il killer passerebbe dall’ergastolo per omicidio premeditato, con grave precedente penale di violenza sulla ex compagna, ai soli dieci anni, in caso di omicidio causato dalla malattia mentale.
E’ per la famiglia e gli amici di Stefano Leo sarebbe una seconda violenza inaccettabile da subire.