La mongolfiera che si alzava in volo sui cieli di Torino è stata sgonfiata, smantellata e tagliata a pezzi. Altro che nuovi voli, i pezzi del pallone aerostatico saranno destinati alla discarica.
Per la mongolfiera è un finale amarissimo, dopo aver ospitato piu’ di 15.000 persone, turisti e torinesi, dal 2012 ad oggi.

Il Comune aveva aperto, solo pochi mesi fa, alla possibilità di un nuovo bando per arrivare ad un nuovo investitore.

Poi non si è piu’ saputo nulla e resta ora la necessità di decidere cosa fare dell’ampio spazio di fronte al Sermig, al fine di scongiurare lo sviluppo di situazioni di degrado.
Troppo intricato il nodo della gestione.

La mongolfiera era ormai ferma da questa estate: debiti e concessioni del suolo pubblico gli oggetti della discordia che hanno arenato le trattative fra la società Soluzioni Artistiche il Comune.
Le cause dell‘impasse, riporta il quotidiano La Stampa, risalgono anche ad un’indagine per un infortunio dai contorni poco chiari e  al fallimento della precedente società, la Avio San Michele.

Il pallone aveva anche ottenuto un finanziamento regionale di 700 mila euro, ma aveva finito con l’ accumulare debiti. Inoltre la Città aveva scoperto che gli sconti sul suolo pubblico di cui aveva goduto per un certo periodo non erano legittimi.

Il salvataggio in extremis dell’attività non è andato così a buon fine. E questo è il triste epilogo della mongolfiera di Borgo Dora, che non volerà piu’.