Storia dei Portici di Torino – 18 km di eleganza per uno dei simboli piu’ belli della città

27/01/2020

Sono uno dei simboli della storia e dell’eleganza del capoluogo piemontese. I Portici di Torino, con i loro 18 km di arcate, rappresentano un patrimonio storico e architettonico, una grandiosa eccellenza cittadina, che si sviluppa tra palazzi antichi ed edifici di inizio Novecento, con stili e materiali diversi.
I portici nascono come suggestivo spazio scenografico, dalla grande bellezza architettonica, ( con i loro 18 chilometri di lunghezza hanno permesso a Torino di conquistare il primato di città con la più ampia zona pedonale d’Europa). E sono stati sviluppati in origine per consentire ai nobili torinese di fare comode passeggiate, al riparo dalla pioggia o dal troppo sole.

I primi portici in città risalgono storicamente al periodo medievale. Ma è nel 1600 che i primi portici monumentali vengono realizzati a Torino.
Una prima documentazione a riguardo si ha nel testo dell’ordinanza di Carlo Emanuele I di Savoia del 16 giugno 1606, relativa alla costruzione di piazza Castello, secondo il progetto di Ascanio Vittozzi.
Bisognerà attendere il XVII secolo per la costruzione dei portici di porta Palazzo, a firma Filippo Juvarra. Quindi, un secolo piu’ tardi, fu Benedetto Alfieri a rifare i portici di piazza Palazzo di Città. Ma questi solo solo alcuni dei grandi nomi che contribuirono a rendere grande Torino.

Successivamente, nell’Ottocento, furono realizzati portici monumentali di piazza Vittorio Veneto, piazza Carlo Felice e piazza Statuto. E anche le due stazioni di Porta Nuova e Porta Susa vennero unite con nuovi portici che seguono queste vie: Corso Vittorio Emanuele II, corso Vinzaglio, via Sacchi, via Nizza, via Pietro Micca e via Cernaia.

La storia infine ricorda che fu re Vittorio Emanuele I di Savoia a volere la costruzione dei 2 chilometri di portici tra Palazzo Reale e Piazza Vittorio per raggiungere comodamente, con la propria famiglia, la Chiesa della Gran Madre.

Questi alcuni punti salienti nella storia. Ma i portici rappresentano ancora oggi una parte suggestiva e spettacolare della città e accompagnando cittadini e turisti attraverso lunghe passeggiate, fra negozi e caffé storici.

Per valorizzare questo importante patrimonio architettonico, nel 2018 è nata l’associazione “Portici e Gallerie di Torino” è sono ormai numerose le manifestazioni che si svolgono in questi spazi che trasudano storia: da “Portici di Carta“, la libreria più lunga del mondo, a “Portici Divini“, grande evento dedicato al vino, fino a “Dolci Portici“, dove a primeggiare sono le eccellenze dell’arte dolciaria.

Ti è piaciuto l’articolo?

Condivilo su tutti i social e menziona TorinoNews24 - Notizie da Torino