
Coronavirus – Allarme usura: “In Piemonte la criminalità si sta organizzando per sostituire lo Stato”
L’allarme era già stato lanciato pochi giorni fa da Papa Francesco che evidenziato il problema di una moltitudine di famiglie e singoli, travolti dall’emergenza coronavirus e senza aiuti dallo Stato, che potrebbero diventare presto vittime dell’usura. “Sarebbe un’altra pandemia sociale” – ha affermato il Pontefice.
Sulla possibilità concreta che ci sia un aumento esponenziale di persone che si rivolgano ad usurai per ottenere liquidità nell’immediato, è intervenuto anche l’Osservatorio regionale, secondo il quale aumentano da 1 a 10 le persone a rischio usura in Piemonte.
Con questi numeri il pericolo è da considerarsi “concreto e attuale” e si potrebbe concentrare proprio all’inizio della fase 2.
L’Osservatorio regionale sui fenomeni di usura estorsione e sovra indebitamento si è riunito in questi giorni in videoconferenza per discutere di questo tema. All’incontro hanno aderito diverse associazioni coinvolti nel progetto: Libera, Usr, Federconsumatori. Insieme a loro anche le Fondazioni San Matteo, La Scialuppa, Operti.
“La criminalità organizzata si sta attrezzando per sostituire il welfare che non arriva”, è l’allarme di Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Un problema concreto e attuale che potrebbe dilagare anche in Piemonte.