Lo studio, condotto da alcuni ricercatori di importanti strutture sanitarie torinesi, si riferisce ai risultati ottenuti su 63 pazienti colpiti da Covid-19.

I risultati, dopo due settimane di somministrazione del farmaco sono stati positivi: il Tocilizumab può essere dunque un farmaco salvavita per contrastare la risposta infiammatoria innescata dal Coronavirus.

Si tratta di un farmaco impiegato nel trattamento dell’artrite reumatoide e in altre infiammazioni dei grossi vasi: “I risultati, elaborati dai Ricercatori del CMID, Centro di Immunopatologia e Malattie Rare dell’Ospedale San Giovanni Bosco, diretto dal prof. Dario Roccatello – ha spiegato attraverso una nota il Commissario dell’Asl Città di Torino, Carlo Picco – “sono il prodotto del lavoro congiunto di Infettivologi, Intensivisti, Rianimatori, Internisti, Pneumologi, Nefrologi, Farmacisti e Patologi Clinici degli Ospedali dell’ASL Città di Torino (San Giovanni Bosco, Martini, Maria Vittoria e Amedeo di Savoia). Si tratta di un grande lavoro di squadra che attesta la professionalità dei nostri professioni nella lotta al Covid 19”

A Torino il Tocilizumab è stato somministrato a 63 pazienti endovena o sottocute.

Trascorse due settimane dalla prima somministrazione, i pazienti con indici di infiammazione particolarmente elevati e compromissione respiratoria hanno avuto  risultati significativi. I parametri clinici e quelli di laboratorio sono infatti migliorati: lo studio ha confermato che l’utilizzo del Tocilizumab contro il Coronavirus è associato a maggiori possibilità di sopravvivenza.