
Piemonte: lo scandalo bonus 600 euro si allarga – L’hanno chiesto anche vicesindaco e assessore di Biella
Cresce la lista dei ‘furbetti’ del bonus partita Iva.
Lo scandalo in Piemonte si allarga a Biella: emerge infatti che sia vicesindaco che un assessore della giunta comunale abbiano chiesto e incassato il “bonus” destinato a soggetti in difficoltà economica.
Si tratta di Massimo Gaggino (Forza Italia) e Giacomo Moscarola (Lega). Contro di loro si sono scatenati i social.
Entrambi si sono giustificati: Gaggino ha spiegato che la sua richiesta non aveva nulla di scandaloso: fa il parrucchiere e ha dovuto tenere il negozio chiuso per tre mesi durante il lockdown.
Il vicesindaco Giacomo Moscarola ha invece dichiarato, ripreso da Repubblica: “Non vivo di politica e durante il lockdown non ho fatturato, dovendo però pagare i contributi”. Moscarola ha la partita Iva come perito assicurativo.
Ma la polemica continua e il numero dei politici che hanno richiesto il bonus destinato a persone bisognose sembra destinato a crescere.