Intervento di Chiara Appendino che risponde ad un editoriale pubblicato sulla Stampa a firma Luigi la Spina, dal titolo “La rivoluzione prima si prepara poi si annuncia”.

L’articolo è decisamente critico verso l’operato della sindaca, in particolare sulla strategia di puntare sulla mobilità green in un modo che, in alcuni casi, a detta dell’editorialista, non produce risultati positivi  ma:

“automobilisti inferociti per la ridotta larghezza delle strade, e per l’estrema difficoltà di trovare parcheggio fra piste ciclabili e isole pedonali. Ma l’impraticabilità delle reali alternative al trasporto privato non riduce la soluzione di ricorrere alle quattro ruote. Così, la congestione del traffico aumenta, invece di ridurre, l’inquinamento dell’aria. Tutto il contrario di quello che si voleva ottenere”. 

Chiara Appendino ha risposto all’editoriale pubblicato stamattina sul quotidiano torinese, una risposta che punta a sollevare un interessante dibattito:

“Questa mattina, nella cronaca locale de LaStampa Torino è apparso l’ennesimo articolo avverso alla mobilità sostenibile – scrive la sindaca – “Si tratta di un editoriale pieno di luoghi comuni sulle piste ciclabili che toglierebbero spazio agli “automobilisti inferociti”, sulle pedonalizzazioni che tolgono parcheggi e che, ovviamente, farebbero aumentare il traffico e l’inquinamento (!) in città.

Se non fosse abbastanza chiaro, lo ribadisco – aggiunge Appendino – “ la rivoluzione green di Torino va avanti.
L’avevamo promesso in campagna elettorale e lo abbiamo fatto, orgogliosi di aver portato in città un deciso cambio di approccio riguardo gli spazi pubblici e la mobilità e di aver ottenuto, fra le altre cose:

-un parco mezzi più green: sono 150 i nuovi autobus messi su strada e 100 i nuovi autobus elettrici in arrivo (saranno ben 1 su 5 della flotta circolante)

-70 nuovi tram acquistati e già in costruzione
-quasi 1 miliardo stanziato dal governo per la Metro
-370 milioni di € per il prolungamento di Metro 1 e nuove tramvie
-50% di piste ciclabili: passiamo da 200km a 300km circa
-5 nuove pedonalizzazioni definitive e 11 sperimentali
– 20 mila nuovi alberi che abbiamo piantato in questi anni e tanti altri ne arriveranno”.

Così Appendino elenca i risultati ottenuti negli ultimi anni, e conclude:

“La strada del cambiamento è lunga e richiede un’apertura culturale, necessaria per scalzare vecchi stereotipi. Ma Torino deve continuare a percorrerla, come dimostrano, peraltro, i dati rilevati dal 7 settembre al 7 ottobre 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019:
il flusso del traffico veicolare ha segnato un -2%. i passaggi di biciclette registrano un +7%”.

Queste le parole di Chiara Appendino, che poi invita i Torinesi a esprimere la propria opinione: “E voi cosa ne pensate?”