Dopo il lungo confronto fra governo e Regioni sono state comunicate le nuove misure per contenere l’epidemia di Coronavirus.

Varato il nuovo Dpcm che prevede una nuova e decisa stretta per limitare gli assembramenti e le occasioni considerate ad alto rischio di contagio, per un Paese in cui l’epidemia dilaga (ieri si è toccata la cifra record di 11.705 casi in 24 ore).

Per i ristoranti la chiusura è stata confermata alle 24.
Lo stop alla vendita non al tavolo per bar, i pub e altri locali è anticipato alle 18. Il numero massimo di persone al tavolo è stato fissato a sei, dopo lunghe discussioni.

Deciso anche lo stop a sagre e fiere locali, occasione di assembramenti potenzialmente pericolosi.

Sulla scuola:

“Continuerà in presenza, ma permetteremo orari flessibili per le superiori“, ha spiegato nella serata di ieir il premier Conte, specificando che l’ingresso in aula sarà a partire dalle 9. Una regola che entrerà in vigore nei prossimi giorni.

Per ciò che riguarda le palestre e le piscine che, ‘difese’ da fonti del ministero dello Sport che hanno spiegato all’Ansa

“come settore hanno affrontato ingenti spese per adeguare i propri spazi ai protocolli di sicurezza, e che nessuna evidenza scientifica denuncia focolai in relazione all’allenamento individuale nei luoghi controllati” , alla fine è stato concesso alle strutture di restare aperte.

Ma avranno una settimana di tempo per adeguarsi ai nuovi protocolli di sicurezza. Chi non si adeguerà, dovrà obbligatoriamente chiudere al termine di questa fase della durata di sette giorni.