
Torino – Padre paga bandito per spezzare le mani al figlio gay. Appendino “Ancora odio, serve cambio culturale profondo”
Ha pagato un bandito per spezzare le mani al figlio chirurgo per distruggerlo professionalmente. Voleva rovinargli la vita, perché il ragazzo aveva detto al padre di essere omosessuale.
Fortunatamente il pestaggio non è mai avvenuto: il bandito non ha portato al termine il suo compito e ha confessato tutto al giovane.
I fatti sono finiti in Tribunale a Torino: il mandante del crimine ha patteggiato una pena (sospesa) di due anni di reclusione senza risarcimento del danno.
Tutto è iniziato quando il ragazzo è stato paparazzato al mare in Francia insieme ad un noto attore. L’immagine è finita su un giornale di gossip scandalizzando il padre, che ha accusato il figlio di essere ‘colpevole’ di fare la sua vita senza nascondersi.
“Aveva deciso di rovinargli la vita, facendogli spezzare le mani. Le mani di suo figlio, di professione chirurgo. Il “motivo”? È omosessuale. Succede nel 21° secolo. In provincia di Torino” – così ha commentato il gravissimo episodio la sindaca Chiara Appendino.
“Fortunatamente l’uomo assoldato si è rifiutato di compiere un atto tanto crudele quanto insensato e ha confessato tutto alla vittima che, così, ha potuto sporgere denuncia – ha aggiunto la sindaca.
“Il padre è stato condannato a due anni, ma oggi potremmo essere qui a piangere l’ennesima vittima di omo-lesbo-bi-trans-fobia che, come dimostrano le cronache quotidiane, è assolutamente presente nel nostro Paese.
Serve al più presto una legge che aiuti un cambiamento culturale profondo.
Serve che questo cambiamento culturale passi dalle Istituzioni, dalla scuola, dalle famiglie.
Serve che la condanna verso la violenza di ogni tipo assuma una voce forte da ogni singolo cittadino – conclude Appendino “Questo odio va sconfitto il prima possibile. Senza nessuna eccezione”.