E’ stato presentato a Torino, nella giornata di ieri,  il Polo Nazionale della mobilità sostenibile e della manifattura.

Nel quartiere Mirafiori nasce il nuovo punto di riferimento per la formazione, la ricerca e sviluppo, il trasferimento tecnologico dell’intero settore automotive. Il progetto è stato presentato da Politecnico, Università degli Studi, Cim4.0, Api, Camera di Commercio, Unione Industriale, Regione Piemonte e Città di Torino, che accompagneranno le imprese nell’innovazione e nella formazione.

Inizia “nuova era di partnership pubblico-privata” come l’ha definita Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino, che servirà alla riqualificazione e alla valorizzazione del territorio.

“Si tratta di uno dei 5 poli di sviluppo della nostra città, le cui fondamenta sono state gettate ormai diversi anni fa, e consolidate con la visita a Torino del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Grazie a uno straordinario lavoro di squadra, anche in questo caso, ciò che era un progetto su carta oggi diventa realtà” – sono le parole della sindaca Chiara Appendino che ha presentato il nuovo progetto.

“Il Polo Nazionale della mobilità sostenibile significa Manifattura, sviluppo economico e sociale, formazione, posti di lavoro, innovazione, attrazione di imprese, PMI e multinazionali. Siamo profondamente convinti, e lo diciamo da cinque anni, – ha aggiunto la sindaca – che Torino debba ripartire dalla manifattura, dall’impresa, dallo sviluppo industriale.

È da qui che passa il rilancio del nostro territorio. Che indubbiamente si accompagnerà alla crescita di turismo e cultura (i nostri risultati anche in questo senso lo dimostrano) ma che non può prescindere dalle imprese, dalla manifattura e dallo sviluppo tecnologico e industriale. Grazie a chi lo ha reso possibile”.

I primi spazi, a lavori conclusi,  saranno disponibili entro il 2023, mentre la piena operatività è prevista per il 2025. Intanto già adesso  è garantito l’avvio dei servizi alle aziende. Così ha spiegato all’Ansa il rettore del Politecnico Guido Saracco. “L’obiettivo è spingere le imprese, italiane e internazionali, a prenotare subito un posto per l’insediamento nel posto più figo del mondo. Nel Polo di Mirafiori troveranno ricerca applicata di alto livello e competenze, potranno testare prodotti e soluzioni di alto valore tecnologico, essere in rete con grandi aziende. La ricaduta sarà di diverse migliaia di posti di lavoro”.