Appendino fa il bilancio del suo mandato: “Lascio Torino con i conti più sani, più diritti e le basi per un rilancio”

14/09/2021

Conferenza stampa di fine mandato per Chiara Appendino. La sindaca ha fatto il bilancio di cinque anni, in vista delle nuove elezioni in programma ad inizio ottobre.

“Lascio Torino con più diritti, i conti più sani e le basi per un rilancio, alcune delle tematiche più importanti trattate. “Abbiamo cambiato dove c’era da cambiare, penso di aver risolto la questione dell’ex villaggio olimpico del Moi, del campo rom di via Germagnano e abbiamo rilanciato il trasporto pubblico locale comprando i bus elettrici e abbiamo messo le basi per un rilancio significativo anche in termini di investimenti che sono già arrivati che vedremo nei prossimi anni”, queste le prime parole di Appendino, ripresa dal quotidiano Repubblica,.

“Ma, in particolare” ha proseguito – “abbiamo dato una nuova vocazione alla città lavorando sull’ industria, l’ innovazione e non dimenticando il sociale. E aggiungiamo a questo l’eredità importante che lasciamo in termini di infrastrutture, come la Metro 2. Ma questa è un’eredità che ha bisogno di un proseguimento e per questo candidiamo Valentina Sganga, a cui diamo pinea fiducia. Tre sono state le nostre direttrici: costruire, crescere, cambiare”, ha aggiunto Chiara Appendino.

“Quando ci siamo insediati c’erano alcune tematiche che erano state abbandonate da anni, problemi complessi che necessitavano di risposte complesse e noi le abbiamo subito identificate come priorità”, ha proseguito, come riporta Repubblica.

“Ho ereditato un disavanzo di 80 milioni, lascio la città con 7 milioni. Ciò significa che bisognerà ancora risanare. Abbiamo ridotto il debito di circa 400 milioni ma dovrà continuare a scendere, e oggi è uno dei primi giorni negli ultimi anni della città che il saldo di cassa del Comune di Torino è positivo per più di 70 milioni di euro, migliorando il tempo di pagamento dei fornitori. Un lavoro complicato, che certo non è valso il consenso, ma necessario per far ripartire la nostra comunità. Ci siamo mossi secondo quattro assi: periferie, ambiente e aree verdi, manutenzione stradale e mobilità sostenibile. E ringrazio per il fondamentale apporto il governo con cui la città è riuscita a costruire un rapporto proficuo che ci ha permesso di portare avanti tutta una serie di azioni”.

Numerose anche le conquiste sui diritti.

“Sono 73 i figli di coppie omogenitoriali che sono stati riconosciuti dalla legge a Torino,  grazie al mio impegno ma anche grazie al fatto che sono stata sostenuta politicamente in questa battaglia. Spero che presto diventi una norma nazionale – ha concluso Appendino – “Al riconoscimento dei bimbi delle coppie omogenitoriali sono legata dal punto di vista personale ed emotivo: con una firma riesci a fare la differenza nella vita delle persone”.

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