
La popolazione di Torino cala ancora – Città ridimensionata, nuovi nati al minimo storico
Continua a calare la popolazione di Torino: se i nuovi nati diminuiscono irreversibilmente da oltre un decennio, e hanno toccato il minimo storico nel 2020, anche l’immigrazione (italiana e straniera) non contribuisce più da tempo ad aumentare il numero degli abitanti in città.
Negli ultimi anni si registra infatti una riduzione di circa il 10% della popolazione, residente in tutta l’area metropolitana.
Torino risulta persino in controtendenza rispetto agli arrivi di stranieri a livello nazionale (+0,03% in Italia, a fronte di un eloquente -10% a Torino), a Torino non si può dire lo stesso (-10%).
L’esplosione dell’emergenza Coronavirus non ha certo portato ad un’inversione di tendenza. E il quadro torinese non è destinato a mutare nel breve tempo: la città si allontana sempre di più dal milione di abitanti.
In particolare la città della Mole nel corso del 2020 ha perso 6mila abitanti, a cui si aggiungono a 11mila decessi e a 3mila arrivi in meno dall’estero.
Il calo è netto, basti pensare che negli anni Settanta, quando Torino ha avuto il suo picco massimo massimo di residenti : 1.167.968.
Nel 2020, l’Ufficio di statistica del Comune di Torino ha censito invece 866.772 persone residenti nella città. Secondo gli ultimi dati, inoltre, emerge che le nascite negli ultimi due anni non hanno superato la soglia delle 6mila annuali, mentre aumenta il tasso dei decessi (alla fine del 2019 si contavano 10.350 decessi alla fine del 2020 Torino ha riportato 11.240 morti, un aumento causato anche dalla pandemia).
Questo il quadro generale della situazione. E la tendenza non è destinata a cambiare nell’immediato futuro.