
Economia a Torino – Le piccole e medie imprese di Api si riuniscono nella ‘Filiera della mobilità’
Novità a Torino per le piccole e medie imprese di Api che operano nel settore delle quattro ruote. L’Api, Associazione delle piccole e medie industrie, ha infatti varato la costituzione di una rappresentanza della «filiera della mobilità», che difenderanno gli interessi delle pmi dell’automotive, ma anche dei mezzi pesanti e movimento a terra.
Il censimento, iniziato poco prima di Natale, è ancora in corso. Fino ad oggi hanno risposto circa 500 imprese.
Così ha spiegato dalle pagine del Corriere della Sera Alberto Russo, CEO di Leva spa è coordinatore della nuova filiera di Api Torino
«Stiamo definendo delle priorità nelle tematiche da affrontare e abbiamo chiesto un incontro alle istituzioni locali e al viceministro Gilberto Pichetto assieme al nostro presidente di Unionmeccanica-Confapi, Lorenzo Giotti. Vogliamo portare avanti le istanze dei nostri associati che compongono l’intera catena di fornitura per i grandi costruttori — ha aggiunto — e sederci anche noi ai vari tavoli che verranno aperti, l’automotive sta cambiando e dobbiamo farci sentire».
Fabio Schena, responsabile centro studi Api Torino ha proseguito, ripreso dal quotidiano di via Solferino: “Si tratta di permettere alle nostre imprese un percorso più facilitato e accelerato verso la transizione elettrica-. Le riconversioni variano a seconda dell’attività svolta, chi opera sulla carrozzeria difficilmente avrà problemi, magari dovrà prestare più attenzione a leggerezza e resistenza, chi invece fa componenti per motori dovrà iniziare una seria riflessione».
“Le imprese della «filiera della mobilità» – spiega il Corriere – “lavorano per il 70% nell’automotive, 18% aerospace, 10% ferroviario e un po’ di navale. Gli occupati viaggiano intorno a una media di 22 per azienda. C’è un nucleo duro di Tier1, cioè fornitori di primo livello direttamente connessi ai carmaker e poi a cascata tanti Tier2, 3 e 4: dal mollificio che approvvigiona Brembo, a chi fa i comandi per gli alzacristallo per chi produce portiere”
“Puntiamo a coinvolgere anche gli atenei, il Cim 4.0, la Camera di Commercio — ha concluso Russo, ascoltato dal Corsera —, l’obiettivo è focalizzare una serie di argomenti importanti per le nostre imprese da discutere a livello territoriale».