
Torino – Aumento di stipendio per sindaco, assessori e consiglieri. E c’è chi protesta: “Inaccettabile”
Aumento di stipendio in arrivo per sindaco, assessori e presidente del Consiglio comunale.
Le nuove indennità sono state stabilite con l’ultima Legge di Bilancio, attraverso la quale il governo di Mario Draghi ha stabilito una progressione del compenso di tutti i sindaci delle regioni a statuto ordinario, ma anche dei componenti di giunta e dei presidenti d’aula.
In pratica, a Torino, il sindaco (che lo scorso anno ha guadagnato 9.123 euro al mese) ne incasserà nel 2022 11.227 e, a regime, nel 2024, raggiungerà i 13.800 euro.
Il suo compenso è così equiparato a quello del presidente della Regione.
Parallelamente, anche i consiglieri comunali, che hanno uno stipendio per legge pari al 25% di quello del sindaco, avranno aumenti sul cedolino a partire dal mese di gennaio.
L’aumento vale anche per tutti i consiglieri delle otto Circoscrizioni di Torino, che presto avranno un adeguamento.
“Il meccanismo scelto – spiega Lo Spiffero – “è quello di lasciare invariato il valore del gettone di presenza (120,85 euro) incrementando però il numero di sedute massime riconosciute che passano da 19 a 23. Così l’indennità massima lorda che ogni consigliere comunale potrà percepire passa da 2.280 euro a 2.807 euro nel 2022 e arriverà nel 2024 a 3.400 euro circa. Stesso discorso per i duecento componenti dei parlamentini di quartiere: gettone di presenza fermo a 60 euro e indennità massima mensile che quest’anno passa da 889 euro a 1.094 euro”.
Insomma, un cambiamento che pare aver messo tutti d’accordo: più soldi per tutti e intesa bipartisan. Ma una voce fuori dal coro in Sala Rossa arriva soltanto da Paolo Damilano, già candidato sindaco della città per la lista Torino Bellissima: “La ritengo una mossa inopportuna – ha dichiarato Damilano – “Specialmente quando si chiedono nuovi sacrifici ai cittadini”