
Torino – Riparte la scuola ma è subito caos: “Mancano 1000 docenti e 1300 bidelli”
Torino – Riparte la scuola ma la situazione è di allarme: “Mancano 1000 docenti e 1300 bidelli”
Mancano ormai pochi giorni all’inizio della scuola della scuola in Piemonte. Il provveditore regionale Stefano Suraniti ha salutato docenti e operatori scolastici per l’avvio del nuovo anno scolastico: “La copertura di oltre il 96% dei posti permette alle scuole, fin dai primi giorni dell’anno scolastico, di avere tutti i docenti a disposizione», ha dichiarato. Ma la situazione resta comunque in bilico.
Secondo la Uil Scuola, riferisce il quotidiano La Stampa, la situazione più difficile si avrebbe nelle elementari e nelle materne di Torino e provincia. Qui riporta il quotidiano torinese: ” mancherebbero circa mille insegnanti: le graduatorie da cui attingere sono esaurite, con il risultato che i singoli istituti devono coprire ora i posti a disposizione con le proprie graduatorie o con le “messe a disposizione”. Problema simile per il personale Ata: qui l’ammanco, sempre su Torino e provincia, sarebbe di 1.300 addetti. Anche in questo caso di mezzo ci sono le graduatorie, ormai vecchissime, con diverse persone che appaiono formalmente negli elenchi, ma non sono disposte a prendere l’incarico, magari perché già in pensione. Le scuole insomma dovranno pure qui armarsi di santa pazienza e iniziare a telefonare. Il tutto entro dieci giorni”.
“A consolazione – conclude La Stampa – ” ci sono le risorse del Pnrr, ricapitolate da Suraniti. Stanno arrivando, o arriveranno, 405 milioni: di questi, 268 saranno destinati all’edilizia scolastica, la metà dei quali per costruire asili nido e materne. Altri 110 andranno all’innovazione e allo sviluppo di competenze digitali. Infine, 27 milioni saranno destinati alla dispersione scolastica. «Si tratta di una fondamentale opportunità per il sistema scolastico piemontese di ridisegnare il proprio presente e il proprio futuro, facendo leva sulle nuove tecnologie come strumento di inclusione e di riduzione dei divari territoriali – commenta il direttore dell’Usr – A breve sarà costituito un gruppo di lavoro e di supporto alle scuole per accompagnare le fasi di progettazione e di realizzazione”