
Ronaldo torna a Torino per farsi interrogare – Vuole affossare la Juve?
Ronaldo torna a Torino per farsi interrogare – Vuole affossare la Juve?
Continuano le indagini sulla “manovra stipendi” che coinvolge la Juventus. I Pm vogliono interrogare Cristiano Ronaldo, come persona informata dei fatti. L’ accordo, mai siglato fra il calciatore portoghese e l’allora direttore sportivo bianconero sul differimento degli stipendi da corrispondere a CR7 è infatti al centro delle indagini che vedono coinvolti i bianconeri.
A Ronaldo potrebbe essere garantita l’assoluta privacy. Il calciatore verrebbe infatti ascoltato all’aeroporto di Cuneo-Levaldigi, lontano da occhi indiscreti, consentendo a CR7 di atterrare con il proprio jet privato.
“Gli inquirenti hanno anche mandato una rogatoria a Manchester, quando Ronaldo giocava allo United, con 40 domande sul caso, ma il portoghese non ha mai risposto – spiega il sito Onefootball.it – ” Le domande erano del tipo «La Juventus ha pagato tutti i tuoi stipendi? In caso, a quanto ammontano gli stipendi non pagati? Come verranno pagati? Ritieni di agire in via giudiziale per il pagamento di questi stipendi?». E ancora: «Puoi produrre una copia dei documenti che ti sono stati consegnati?». Fin qui, le uniche risposte che l’aggiunto Marco Gianoglio e i pm Mario Bendoni e Ciro Santoriello hanno ottenuto, sono arrivate dall’avvocato John Shehata, che segue CR7 insieme al collega Salvatore Pino: «Non ha in mano alcuna documentazione relativa ai rapporti con la squadra italiana». E ancora: «Mi ha già anticipato di non sapere nulla rispetto alle vicende oggetto di indagine».
La versione non convince gli investigatori. Secondo l’ultimo scenario ricostruito, i legali delle due parti hanno trattato e trovato un accordo per il pagamento posticipato delle mensilità oggetto della cosiddetta “manovra stipendi”.
“Ma nelle mani dei pm – conclude Onefootball.com- la “carta Ronaldo” non è firmata dal portoghese, ma se dovessero trovare la stessa scrittura con la firma di CR7, allora la posizione del calciatore cambierebbe e diventerebbe a sua volta un indagato. E, se condannato, rischierebbe una squalifica sportiva per aver sottoscritto carte non depositate in federazione. Ma il tempo non gioca a favore degli inquirenti, visto che nelle ipotesi fatte, pensano che una volta che la transazione in favore di Ronaldo sia stata fatta dalla Juventus, tutti i documenti che metterebbero a rischio le posizioni delle due parti sarebbero distrutti”.