
A Torino Iper Carrefour in crisi: arriva la cassa integrazione per oltre 800 dipendenti. La situazione
A Torino Iper Carrefour in crisi: arriva la cassa integrazione per oltre 800 dipendenti. La situazione
Carrefour ha annunciato l’avvio della procedura di cassa integrazione straordinaria per circa 850 dipendenti di sei ipermercati nell’area metropolitana torinese, parlando di una crisi legata a cali nei fatturati e nelle vendite rispetto all’anno precedente.
I sindacati, chiedendo chiarimenti su strategie di investimento e organizzazione del lavoro, hanno criticato le risposte vaghe dell’azienda. La cassa integrazione coinvolge 350 lavoratori a Collegno e Grugliasco, suscitando preoccupazione nelle comunità locali.
Gli amministratori locali esprimono solidarietà ai dipendenti e suggeriscono una revisione del Piano del commercio regionale.
“I centri commerciali non sono più sinonimo di sviluppo ed è il momento di porre un freno alla totale deregolamentazione del settore – ha commentato a Repubblica Silvana Accossato, consigliera regionale di Liberi e Uguali Verdi – Consentire l’apertura indiscriminata della grande distribuzione non solo nuoce all’occupazione – che siano negozianti che abbassano le serrande o dipendenti licenziati – ma è in grado di tutelare unicamente interessi e profitti di azionisti e immobiliaristi. È urgente che la Regione riveda il Piano del commercio: dopo oltre 10 anni mostra tutti i suoi limiti”.
Mentre Carrefour Italia, in risposta a dipendenti e sindacati ha spiegato di “aver avviato la richiesta di attivazione della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per 6 ipermercati dei 43 punti vendita diretti della Regione Piemonte: Burolo, Torino Corso Montecucco, Nichelino, Grugliasco, Collegno e Moncalieri Rossi. la cassa integrazione avrà una durata massima di 12 mesi per un ammontare ristretto di ore lavoro complessive in ciascun punto vendita, per un impatto sulle ore lavorate pari al 4% del totale ore lavorate dei dipendenti diretti impiegati in Regione Piemonte”.
“La richiesta si rende necessaria -aggiunge Carrefour – a causa della crescente complessità dello scenario economico complessivo, unitamente all’esigenza di semplificare e ottimizzare l’organizzazione delle attività in punto vendita del formato Iper al fine di assicurarne la sostenibilità economica e la continuità operativa”. Si punta “a consolidare la propria presenza in Piemonte e si rende disponibile ad un confronto con tutte le istituzioni competenti interessate”.