Caos Agnelli, Moncalvo: “John Elkann spietato col fratello Lapo e Andrea Agnelli, ora tocca a lui”

12/02/2024

La recente indagine della Procura di Torino su presunte irregolarità fiscali ha coinvolto John Elkann, presidente di Stellantis. Gigi Moncalvo, giornalista esperto delle dinamiche interne alla famiglia, ha commentato la situazione, sottolineando la novità di un membro Agnelli coinvolto in un’indagine penale.

L’indagine, innescata dall’esposto presentato da Margherita Agnelli sulle dichiarazioni dei redditi della madre Marella, deceduta nel 2019, sembra mirare a far luce su presunte omissioni fiscali, in particolare riguardanti una pensione di 770mila euro al mese non dichiarata al Fisco.

“Margherita – ha dichiarato Moncalvo a TorinoCronaca.it – ” ha fatto cercare dove venivano registrate quelle somme mensili e di conseguenza pagate le tasse. Perché il nodo era sempre quello della residenza: per lei, Marella non era veramente residente in Svizzera, circostanza che invaliderebbe i testamenti. Ed evidentemente ha trovato le prove che almeno in quel biennio 2018-2019 Marella risiedeva in Italia, quindi quelle somme dovevano essere dichiarate nel Modello Unico e dichiarate al Fisco italiano”.

“Gianluca Ferrero – aggiunge il giornalista – ” uno che non è nuovo a queste nefandezze. A Torino, e attorno alla Famiglia, lo chiamano il Contabile, come negli Intoccabili con Sean Connery. Lo aveva già fatto nel 2003, quando Marella doveva presentare la dichiarazione dei redditi come erede di Gianni, deceduto a gennaio. E visto che non ce la vedo Donna Marella a compilare tutte le caselle con la matita come noi poveri cristi, ecco arrivare Ferrero. Ma anche nel 2004 avrebbe dovuto presentare la dichiarazione dei redditi per quei ventiquattro giorni di vita di Agnelli. Però nella casella RW ossia ‘beni all’estero e redditi da essi derivanti’ non c’è nulla, resta vuota. Quando Margherita fa causa, nel 2007, sulla reale entità dell’Avvocato, ci sono gli accordi che accennano a beni all’estero, quindi come è possibile fossero a zero nel 2004? Arriva una mazzata dal Fisco da 100 milioni che Marella chiede e ottiene di rateizzare”.

“Io mi chiedo – conclude Moncalvo, ascoltato da TorinoCronaca.it – ” ma perché quel gran genio di Elkann non si è parato il c…o con tutti i grandi esperti che ha attorno? E ora dovrebbe mostrare la stessa spietatezza che ebbe verso il cugino Andrea e il fratello Lapo, il primo per l’inchiesta sulla Juventus e il secondo con quel caso del finto rapimento a New York. Invece di aspettare le conclusioni di ogni grado di giudizio, lui non ha esitato e li ha costretti alle dimissioni dalla Juve e dal consiglio di amministrazione di Ferrari, per quanto riguarda Lapo. Perché c’è un codice etico dell’ex Fiat. Ma se vale per tutti, dai manager ai parcheggiatori, deve valere tanto di più per il numero uno, no? Quindi, perché non si autosospende adesso?”.

 

 

 

 

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