
Birra Baladin raccoglie fondi per crescere e andare in Borsa- Ed è subito boom: oltre 2 milioni di euro in un giorno. Il caso
Birra Baladin raccoglie fondi per crescere e andare in Borsa- Ed è subito boom: oltre 2 milioni di euro in un giorno. Il caso
Teo Musso, fondatore di Birra Baladin, ha festeggiato il suo sessantesimo compleanno e ha lanciato una campagna di crowdfunding per portare la sua birreria verso la quotazione in Borsa.
Ed è boom
In meno di dodici ore, quasi 600 investitori hanno contribuito a superare quota 2 milioni di euro, raggiungendo l’obiettivo minimo di raccolta.
La “Beer Revolution” proposta da Teo e Isaac Musso ha suscitato grande entusiasmo nella comunità di appassionati di Baladin. Il fondatore ha espresso la sua gratitudine per il sostegno ricevuto, sottolineando l’importanza di mantenere i valori fondamentali del progetto.
La festa di compleanno di Teo è stata organizzata nel vecchio pub di Piozzo, luogo simbolo della nascita di Birra Baladin, dove è stato celebrato il passato e progettato il futuro. La birra artigianale sta vivendo un momento importante, con numeri sempre più importanti per il settore.
“La campagna di crowdfunding rientra all’interno di un ambizioso piano di sviluppo al 2028 che prevede una crescita significativa del fatturato, la creazione di un ciclo dell’acqua sostenibile attraverso la costruzione di un pozzo e l’avvio di Open Hub, il primo birrificio condiviso d’Italia – spiegano da Baladin – E siccome il mercato delle birre artigianali ha importanti opportunità di crescita e di consolidamento rispetto al mercato mondiale della birra, stimato nel 2022 in 660 miliardi di dollari, con una crescita percentuale (CAGR) prevista al 2028 del 2%, mentre le previsioni parlano di un CAGR al 2027 delle birre artigianali pari a circa il 15% a livello mondiale e del 6% a livello europeo” ecco l’idea di chiamare a raccolta soci e investitori, piccoli o grandi che siano. “Così, complessivamente al 2028 il birrificio Baladin ha l’obiettivo di raggiungere ricavi per 50 milioni di euro, con un CAGR del 22% circa, e una produzione di 100.000 ettolitri/anno tra i 2 siti produttivi di Piozzo e Bernareggio”.
I fan, dunque, sostengono Teo Musso: la sua scelta è vista da molti come una mossa straordinaria per rimanere rilevanti nel settore mantenendo la propria identità.